Digital Sustainability Index delle Regioni italiane

Digital Sustainability Index delle Regioni italiane

Digital Sustainability Index delle Regioni italiane

La sostenibilità ambientale è un tema che coinvolge sempre più da vicino le realtà italiane che desiderano dare una svolta nel proprio business e, allo stesso tempo, vivono in maniera consapevole il proprio passaggio sulla Terra e sentono la responsabilità di ciò che lasceranno alle generazioni future. Il Digital Sustainability Index ha stilato una classifica delle regioni italiane in base alla modalità con cui si approcciano alla sostenibilità.

Cos’è il Digital Sustainability Index

Il Digital Sustainability Index (DiSI), è un indice multidimensionale che è stato pensato per misurare il livello di percezione e di aspettativa da parte degli italiani del ruolo della tecnologia come strumento di sostenibilità.

La quantificazione avviene attraverso la valutazione di tre indici:

  • digitalizzazione: questo tema viene inteso come il rapporto tra la competenza percepita e quello che si può dedurre da fattori oggettivi;
  • sostenibilità: è il rapporto tra la consapevolezza sul tema nelle sue dimensioni ambientale, economica e sociale ed i conseguenti atteggiamenti e comportamenti;
  • sostenibilità digitale: da intendersi come l’attitudine dell’individuo ad utilizzare in modo consapevole le tecnologie digitali come strumenti a supporto della sostenibilità.

È importante sottolineare che il DiSL (Digital Sustainability Index) fornisce non solo e non tanto delle informazioni sulla digitalizzazione del territorio, ma anche sulla consapevolezza delle persone circa i temi della sostenibilità; accanto a queste informazioni non mancano delle riflessioni sul livello d’uso consapevole delle tecnologie come strumenti di sostenibilità in relazione alla diffusione del digitale e dell’incidenza di comportamenti sostenibili ad esso collegati.

La classifica delle città italiane

Sulla base di questi criteri, l’Osservatorio ha quindi stilato una classifica delle regioni italiane dalla quale emerge un Paese molto frastagliato.

Al primo posto c’è il Trentino-Alto Adige che presenta un buon indice di digitalizzazione ed un alto coefficiente di cittadini consapevoli del ruolo della tecnologia a supporto della sostenibilità.
Al secondo posto, con un pizzico di sorpresa, si posiziona il Molise: nonostante la regione sia caratterizzata da un bassissimo indice di digitalizzazione, il suo posizionamento in classifica è giustificata dall’elevata percentuale di cittadini molisani che, seppur in condizioni infrastrutturali spesso critiche, danno grande importanza tanto alla sostenibilità quanto al digitale in quanto strumento a suo supporto.

Seguono poi il Lazio, il Friuli-Venezia Giulia e la Sardegna, con Marche, Piemonte e Toscana a chiudere la classifica. In questi ultimi casi è penalizzante non è tanto il coefficiente di digitalizzazione che – fatta eccezione per le Marche – è al di sopra della media italiana, ma il rapporto sfavorevole tra utenti digitali ed utenti digitali con consapevolezza del potenziale ruolo della tecnologia come strumento di sostenibilità, e dei comportamenti che da tale consapevolezza conseguono.

Una riflessione a sé merita la Lombardia: dal momento che l’indice misura la consapevolezza del fatto che la digitalizzazione deve essere funzionale alla sostenibilità e il conseguente uso degli strumenti digitali a supporto della sostenibilità stessa, può capitare che regioni digitalmente avanzate come la Lombardia possano manifestare delle difficoltà nel declinare la propria capacità di sfruttarla per migliorare i comportamenti sensibili dei propri cittadini.

Sulla base di quanto riportato dalla classifica è opportuno sottolineare come certe situazioni non debbano sorprendere: in generale, infatti, gli italiani utilizzano la tecnologia digitale in maniera minima rispetto ai potenziali impatti positivi che potrebbe avere sulla sostenibilità. Talvolta sono proprio i territori con delle infrastrutture meno rilevanti ad impegnarsi di più in virtù della percezione delle potenzialità di questo strumento.

Di conseguenza, appare evidente il ruolo della comunicazione pubblica e istituzionale per sensibilizzare i cittadini sulla centralità della trasformazione digitale, la transizione ecologica e, più in generale, il tema della sostenibilità.