Quali sono le 5 P dello sviluppo sostenibile

Quali sono le 5 P dello sviluppo sostenibile

Quali sono le 5 P dello sviluppo sostenibile

Le grandi rivoluzioni pacifiche, nella storia, hanno avuto tre caratteristiche comuni: politici illuminati, classi dirigenti responsabili e popolazione opportunamente stimolata.

I cittadini informati si attivano e cambiano lo stato delle cose solo se chi li rappresenta ha la forza di portare ai tavoli che contano le loro istanze, sponsorizzando e sostenendo questa potenza collettiva.
Per stimolare e per spingere ad agire le masse (il motore di ogni cambiamento) è necessario convertire l’emozionalità (entusiasmo, dubbi e paure) in tecnicismi, regole, leggi, commi, decine di ore di riunioni, incontri, compromessi; un complesso RISIKO di idee, rivendicazioni e intenzioni.
La comunicazione, quindi, è fondamentale per ‘illuminare’ il reale e dargli un aspetto simbolico ed emotivo capace di scuotere le coscienze.

Il marketing della sostenibilità

L’agenda ONU 2030 (193 Paesi delle Nazioni Unite insieme per garantire un futuro degno di questo nome, all’insegna del benessere difeso, sviluppato, allargato e condiviso) è decisamente un tavolo importante.
Grazie all’Agenda ONU 2030 viene riassunta in maniera poco ideale e molto pragmatica una visione di futuro come modello di sviluppo che dovrà nascere dalle ceneri di un fallimento ambientale, economico e sociale, superando in questo modo definitivamente l’idea che la sostenibilità sia unicamente una questione ambientale e affermando una visione integrata delle diverse dimensioni dello sviluppo.

17 obiettivi, decine di traguardi, migliaia di parole: l’Agenda ONU 2030 aveva bisogno di una sintesi capace di arrivare a tutti, chiara e potente.

Con un po’ di immaginazione, ce li vediamo lì, gli uffici stampa dei leader mondiali, a studiare una comunicazione persuasiva, uno slogan, un motto, per incitare, incoraggiare i miliardi di cittadini con i loro Smartphone in mano che hanno bisogno di essere coinvolti, ma con forza, autorevolezza e velocità. Una sorta di marketing della sostenibilità che deve prima sensibilizzare, poi ammonire e infine spingere e convincere. E così, probabilmente, sono nate le 5P.

LE 5P di un futuro ragionevole

Persone, Prosperità, Pace, Partnership, Pianeta.
Solo a leggerle si ha nettamente e immediatamente la sensazione di completezza. Parole piene di speranza e concretezza al contempo.
Nello specifico:

  • Persone. Eliminare fame e povertà in tutte le forme, garantire dignità e uguaglianza. La larga e imbarazzante differenza tra i paesi poveri e quelli ricchi, se mal gestita, provocherà infelicità e insicurezza per tutti, poveri e ricchi.
  • Prosperità. Garantire vite prospere e piene in armonia con la natura. Non esiste una vita felice che non passi dalla riscoperta della natura. Noi siamo natura, ma nel tempo ce ne siamo allontanati con la sbagliatissima presunzione che la nostra tecnologia e le nostre costruzioni ci avrebbero protetti da tutto.
  • Pace. Promuovere società pacifiche, giuste e inclusive. Politica e istituzioni dovranno garantire una pace stabile e duratura, dovranno anteporre la dignità dei propri popoli e promuovere il rispetto per il prossimo.
  • Partnership. Implementare l’Agenda attraverso solide collaborazioni e cooperazioni. L’incastro di interessi nazionali e sovranazionali (a tutti i livelli di potere) dovrà avere come faro, la sostenibilità di mezzi e risorse e l’indispensabile crescita economica.
  • Pianeta. Proteggere le risorse naturali e il clima del pianeta per le generazioni future. Non serviranno le prime quattro P se non si proteggerà il nostro unico e insostituibile pianeta. Non ce ne sarà concesso un altro. Abitarlo con rispetto è l’unica forma di autoconservazione del genere umano.


I vasi comunicanti

La geografia che abbiamo studiato a scuola ci ha insegnato che esiste una terra e una sua superficie fatta di nazioni, confini e popoli. La cartina tutta colorata ci dona un senso di compiutezza e di stabilità che non rappresenta più (forse non ha mai rappresentato) la realtà vivida del presente.

I popoli si spostano, le nazioni combattono, il mondo si trasforma. Nuovi scenari cambieranno gli assetti attuali, in un territorio di tutti, come vasi comunicanti che si mischiano all’infinito alla ricerca di un equilibrio.
Questo equilibrio si troverà necessariamente cercando il benessere di tutti, una donna dopo l’altra e un uomo dopo l’altro. Indipendentemente dalla sua provenienza. La longitudine e la latitudine del neonato non dovranno più rappresentare un DNA della fortuna (o della sfortuna) di vivere.