Agrivoltaico 2024

Agrivoltaico 2024

Agrivoltaico 2024: via alla rivoluzione green anche nel settore agricolo

L’agrivoltaico risponde alle necessità energetiche e agricole moderne, sfruttando i terreni agricoli per l’installazione di impianti fotovoltaici e facendo convivere la produzione di energia solare con le attività di coltivazione o allevamento già in essere sugli appezzamenti di terra interessati.

È un driver importante per la transizione energetica: mitiga gli effetti della crisi climatica sull’agricoltura, preserva la biodiversità e genera valore per il territorio e le comunità che ospitano gli impianti.

L’obiettivo ultimo dell’agrivoltaico è promuovere la produzione autonoma di energia rinnovabile e, allo stesso tempo, favorire la crescita agricola, assicurando un utilizzo efficiente dell’energia solare e del suolo.


Il 2024 è un anno decisivo per lo sviluppo dell’agrivoltaico in Italia, soprattutto grazie al Decreto Agrivoltaico pubblicato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), che incentiva la realizzazione di impianti agrivoltaici di natura sperimentale.

Scopriamo di più sulle agevolazioni previste dallo Stato a favore delle aziende agricole italiane che desiderano investire nel settore delle energie rinnovabili e quali sono i vantaggi dell’agrivoltaico per l’ambiente e l’economia rurale.

Decreto Agrivoltaico 2024

Il 14 febbraio 2024 è entrato in vigore il Decreto Agrivoltaico (D.M. 436/2023) del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), che incentiva, con i fondi del PNRR, la realizzazione di impianti agrivoltaici di natura sperimentale nel settore agricolo.

L’obiettivo è installare 1,04 GW di nuova capacità verde e raggiungere una produzione annuale di almeno 1.300 GWh, sfruttando la sempre più proficua sinergia tra agricoltura e energia solare.

Gli incentivi previsti comprendono contributi a fondo perduto fino al 40% dei costi ammissibili, finanziati dal PNRR, e tariffe agevolate per l’energia elettrica netta immessa in rete.

I beneficiari dell’agevolazione sono:

  • agricoltori e imprenditori agricoli, sia come individui sia sotto forma di società o cooperative agricole;
  • associazioni temporanee di imprese costituite da due o più imprenditori agricoli e/o società agricole e cooperative;
  • associazioni temporanee di imprese costituite da almeno un soggetto operante nel settore agricolo.

Per quanto riguarda le spese ammesse, l’allegato 3 del Decreto Agrivoltaico 2024 chiarisce che gli incentivi sono destinati a coprire le seguenti attività:

  • realizzazione di impianti agrivoltaici avanzati (moduli fotovoltaici, strutture per il montaggio, inverter, sistemi elettromeccanici di orientamento moduli e componentistica elettrica);
  • attrezzature per il sistema di monitoraggio, inclusi i software gestionali;
  • fornitura e posa dei sistemi di accumulo;
  • connessione alla rete elettrica nazionale;
  • opere edili necessarie per la realizzazione dell’impianto;
  • acquisto, trasporto e installazione di tutte le attrezzature necessarie al funzionamento dell’impianto, hardware e software inclusi;
  • studi di prefattibilità del progetto e spese preliminari;
  • progettazioni;
  • direzione lavori, sicurezza, assistenza giornaliera e contabilità lavori;
  • collaudi tecnici e/o tecnico-amministrativi e consulenze.

Per beneficiare delle agevolazioni previste è essenziale che gli impianti di produzione di energia elettrica siano di nuova costruzione e abbiano una potenza nominale superiore a 1 kW.

Inoltre, è fondamentale verificare di essere in possesso dei requisiti progettuali che riguardano le caratteristiche degli impianti stessi. Il bando pubblicato dal MASE contiene tutti i dettagli in merito.

I vantaggi dell’agrivoltaico

Installare un impianto agrivoltaico è una scelta sostenibile e vantaggiosa sia per l’ambiente che per l’economia rurale.

Innanzitutto, l’agrivoltaico genera reddito aggiuntivo. Nei terreni dove sono già presenti impianti di questo tipo è stato registrato un aumento significativo della produttività. Gli agricoltori possono anche vendere l’energia che autoproducono. Questo significa avere a disposizione una fonte di reddito aggiuntiva, da poter investire nella propria attività.

L’agrivoltaico è anche un potente alleato dell’ambiente, ma non solo per la produzione di energia con un ridotto impatto ambientale grazie all’utilizzo di fonti rinnovabili. La resa di alcune coltivazioni, soprattutto di quelle medio-basse, aumenta nei terreni dove sono installati impianti agrovoltaici. Allo stesso tempo, la presenza di queste colture contribuisce a creare habitat favorevoli agli insetti impollinatori, a vantaggio di tutto l’ecosistema agricolo e a tutela della biodiversità.

Inoltre, le ombre create dai pannelli creano un microclima mite sul suolo, in grado di mitigare gli effetti del cambiamento climatico sulle coltivazioni. Questo garantisce anche un minore consumo di acqua per l’irrigazione perché riduce lo stress termico e l’evaporazione dell’acqua dal terreno.

Installare un impianto agrivoltaico permette anche di contrastare l’abbandono dei terreni e di favorire lo sviluppo sociale delle comunità che ospitano gli impianti. Questo stimola la collaborazione tra le imprese agricole e gli stakeholder di settore presenti sul territorio, generando valore condiviso.

Affinché si possa parlare di futuro sostenibile per l’economia rurale nel nostro Paese, l’adozione su vasta scala dell’agrivoltaico rappresenta un’opportunità imperdibile. Essenziale a questo scopo è la collaborazione tra agricoltori, aziende energetiche e istituzioni.