Turismo sostenibile: le iniziative italiane

Turismo sostenibile: le iniziative italiane

Turismo sostenibile: le iniziative italiane

La World Tourism Organization (WTO), agenzia delle Nazioni Unite per la promozione del turismo responsabile, sostenibile e universalmente accessibile, definisce quest’ultimo come “il turismo che tiene pienamente conto dei suoi impatti attuali e futuri in termini economici, sociali e ambientali, rispondendo alle esigenze dei visitatori, del settore, dell’ambiente e delle comunità ospitanti”.
Turismo sostenibile, infatti, significa non solo preservare l’ambiente naturale e il patrimonio culturale, ma anche favorire lo sviluppo economico delle comunità locali e l’adozione di comportamenti socialmente responsabili.

Il governo italiano, con il Decreto Ministeriale del 22 marzo 2023, ha istituito il Fondo per il turismo sostenibile e ha stanziato 25 milioni di euro per il triennio 2023-2025 a favore delle strutture ricettive e delle imprese turistiche impegnate nel contrasto al sovraffollamento turistico, nella creazione di itinerari turistici innovativi, nella destagionalizzazione del turismo e nella riduzione degli impatti ambientali.

Scopriamo quali sono le principali forme di turismo sostenibile e le iniziative italiane che stanno guidando questa rivoluzione green nel settore turistico.

Le forme di turismo sostenibile

Il turismo sostenibile può assumere diverse forme:

  • turismo enogastronomico. Si concentra sull’esplorazione della cultura culinaria e dei prodotti tipici locali. I visitatori partecipano a degustazioni di vini e tour delle cantine e scoprono i sapori autentici delle regioni, contribuendo così a sostenere i produttori locali;
  • ecoturismo. Praticato principalmente in ambienti naturali, promuove la tutela del territorio e favorisce il benessere delle comunità locali. Include attività come l’osservazione della fauna, il trekking e la visita ai parchi naturali;
  • turismo comunitario. I viaggiatori vivono esperienze che supportano direttamente le comunità locali. Possono soggiornare presso famiglie del luogo, partecipare a progetti di sviluppo comunitario e contribuire economicamente alle piccole imprese locali;
  • turismo esperienziale. Coinvolge attivamente i viaggiatori in attività culturali e tradizionali. Gli ospiti possono imparare arti e mestieri del posto, partecipare a festival e cerimonie e vivere esperienze autentiche che promuovono la comprensione tra culture;
  • turismo naturalistico. Focalizzato sull’esplorazione della natura e dei suoi ecosistemi, comprende attività come escursioni, birdwatching e visite a riserve naturali, con un occhio attento alla tutela e alla valorizzazione ambientale;
  • turismo partecipativo. I viaggiatori sono coinvolti in progetti di sviluppo sostenibile e hanno la possibilità di contribuire attivamente a iniziative locali, come la costruzione di infrastrutture ecocompatibili o programmi di educazione ambientale;
  • slow tourism. Promuove viaggi lenti, dove la qualità dell’esperienza è più importante della quantità di attività svolte. I viaggiatori prendono il tempo per immergersi nella cultura locale, riducendo il proprio impatto ambientale;
  • turismo di prossimità. Incoraggia la scoperta delle bellezze del posto, riducendo gli spostamenti e l’impronta ecologica delle attività turistiche. Valorizza il turismo locale e regionale, proponendo ai viaggiatori la scoperta del territorio;
  • turismo emozionale. Si concentra sulle esperienze e sulle connessioni emotive vissute dai viaggiatori. Attraverso attività che toccano il cuore e la mente, questo tipo di turismo cerca di creare ricordi significativi per gli ospiti.

Queste forme di turismo sostenibile possono coesistere e combinarsi per arricchire l’esperienza di viaggio e renderla più appagante e responsabile nei confronti dell’ambiente e delle comunità locali.

Le iniziative italiane

Negli ultimi anni, il turismo sostenibile ha registrato una notevole crescita in Italia, con numerose iniziative volte a promuovere pratiche ecologiche, socialmente responsabili ed economicamente sostenibili.

Per quanto riguarda le strutture ricettive, i viaggiatori hanno la possibilità di alloggiare presso hotel ecologici costruiti seguendo i principi della bioarchitettura per ridurre l’impatto ambientale. In alternativa, possono optare per gli alberghi diffusi, ovvero strutture che non consumano suolo con nuove costruzioni ma offrono vitto e alloggio in edifici storici ristrutturati nei borghi italiani.

Quando si parla di turismo sostenibile, i prodotti offerti a tavola meritano un’attenzione particolare. Esistono numerose iniziative in Italia che promuovono prodotti a chilometro zero, sostenendo la filiera corta e l’agricoltura biologica del territorio. In Toscana, per esempio, molti agriturismi offrono degustazioni enogastronomiche per valorizzare la produzione del posto e contribuire così alla sostenibilità del territorio.

L’impegno etico-sociale è un altro principio chiave della sostenibilità nel settore del turismo. I viaggiatori hanno a disposizione numerose soluzioni: possono visitare la Valle del Sosio in provincia di Palermo, dove le organizzazioni antimafia offrono percorsi “pizzo-free”, soggiornare in alberghi confiscati alla mafia, sostenendo così la lotta per la legalità, oppure visitare piccoli borghi dimenticati per contribuire alla tutela delle comunità più fragili del Paese.

La mobilità sostenibile è un altro pilastro fondamentale del turismo sostenibile. Molte imprese turistiche offrono itinerari a piedi, in bicicletta o con veicoli elettrici. Un esempio sono i percorsi cicloturistici per visitare i luoghi leopardiani di Recanati. Gli amanti del trekking, invece, possono esplorare a zero emissioni alcuni dei luoghi più suggestivi d’Italia, come i sentieri delle Alpi e degli Appennini o la Via Francigena.

L’Italia sta diventando un modello di riferimento per il turismo sostenibile grazie a una serie di iniziative che mettono al centro la valorizzazione del patrimonio naturale e culturale, lo sviluppo economico delle comunità locali e l’adozione di pratiche socialmente responsabili.