Sostenibilità in azienda e accesso al credito
Sostenibilità in azienda e accesso al credito: un binomio sempre più stretto
Non conformarsi alle direttive europee in materia di fattori ESG (Environmental, Social and Governance), infatti, può essere penalizzante. Questo vale non solo per le grandi aziende, che sono direttamente interessate dalle normative UE, ma anche per le piccole e medie imprese.
Integrare i principi ESG nei processi aziendali agevola la gestione del business nel medio-lungo periodo e permette di ottenere numerosi vantaggi, tra cui l’accesso più facile al credito, un costo più basso dei finanziamenti e la possibilità di partecipare a bandi di finanza agevolata.
Il rapporto tra banca e impresa è diventato collaborativo e trasparente, a vantaggio di entrambe le parti. Per accedere al mercato dei capitali, le imprese devono dimostrare agli istituti di credito di aver intrapreso percorsi di sviluppo sostenibile attraverso l’implementazione di forme innovative di gestione.
Perché farsi finanziare è più semplice?
Dal 2021, le linee guida dell’European Banking Association (EBA) impongono che la concessione del credito sia subordinata alla valutazione dei fattori ESG. Questo implica che le banche siano più inclini a concedere finanziamenti alle aziende che adottano pratiche sostenibili, mentre tendono a rifiutare il prestito alle imprese che mostrano scarsa attenzione alla sostenibilità e alla responsabilità sociale.
Gli istituti di credito sono sempre più selettivi nella scelta dei clienti e considerano più attraenti le aziende che integrano i principi ESG a tutti i livelli del business e che possiedono una comprovata esperienza nella gestione dei rischi ambientali, sociali e di governance.
Queste imprese possono non solo accedere al credito con maggiore facilità, ma anche usufruire di tassi di interesse più vantaggiosi e condizioni di rimborso più flessibili, beneficiando di un supporto finanziario che premia concretamente il loro impegno verso la sostenibilità.
Quadro normativo
La Corporate Sustainability Reporting Directive obbliga le istituzioni finanziarie a valutare i fattori ESG durante la concessione di prestiti e le invita a considerare la sostenibilità come un fattore essenziale per la misurazione della bancabilità delle imprese.
L’Agenda 2030 dell’ONU, con i suoi Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG), promuove l’integrazione dei principi ESG nelle politiche di investimento e finanziamento e incentiva la sostenibilità nelle operazioni finanziarie.
Questo quadro normativo incoraggia le aziende ad adottare pratiche sostenibili non solo per ottenere l’accesso al credito, ma anche per aumentare la bankability delle loro operazioni finanziarie e favorire una crescita economica più sostenibile e responsabile del business.
Rispettando queste normative, le imprese possono dimostrare la loro conformità ai requisiti di sostenibilità e guadagnare la fiducia degli istituti di credito.
Rating di sostenibilità
Ad essere presi in considerazione nella valutazione della sostenibilità di un’azienda sono i già citati fattori ESG. Non esiste un rating di sostenibilità universale, ma esistono tanti provider diversi che offrono valutazioni ciascuno con la propria metodologia.
La costruzione di questi rating prevede l’analisi di vari parametri ESG. La scelta dei fattori da valutare dipende dal settore in cui opera l’azienda: alcuni indicatori, infatti, risultano più significativi in certi contesti rispetto ad altri.