Obiettivi ONU 2050: a che punto siamo?

Obiettivi ONU 2050: a che punto siamo?

Obiettivi ONU 2050: a che punto siamo?

L’Accordo di Parigi, un trattato universale e giuridicamente vincolante sui cambiamenti climatici che è stato firmato e ratificato dall’Unione Europea e da tutti i suoi Stati membri, ha tracciato la rotta per trasformare l’UE nella prima economia a impatto climatico zero entro il 2050.

Per evitare le conseguenze catastrofiche del climate change, gli Stati membri sono chiamati a contenere l’aumento della temperatura media globale al di sotto della soglia di 2°C e a limitare l’incremento della stessa a 1.5°C rispetto ai livelli pre-industriali, soglia oltre la quale, secondo l’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), il cambiamento climatico minaccia di rendere invivibili aree sempre più estese del Pianeta.

È una rivoluzione che richiede anni di preparazione. Per questo, l’UE ha stabilito obiettivi da raggiungere entro il 2030 e ha messo a punto una strategia più a lungo termine con orizzonte al 2050. I Paesi membri sono chiamati a ridurre le emissioni nette di gas a effetto serra di almeno il 55% entro il 2030 e a raggiungere il Net Zero entro il 2050.

L’obiettivo ultimo è chiaro: entro la metà del secolo, l’UE dovrà avere un impatto climatico neutro, ovvero abbattere le emissioni rilasciate nell’atmosfera e, al contempo, compensare quelle che non si possono ridurre.

Scopriamo a che punto siamo in Europa e quanto resta ancora da fare per raggiungere questi ambiziosi traguardi.

Green Deal europeo

Il Green Deal europeo è il piano strategico dell’Unione Europea volto a trasformare il continente nella prima economia a impatto climatico zero entro il 2050. Questo piano include una serie di iniziative legislative e finanziarie che mirano a ridurre le emissioni di gas a effetto serra, promuovere l’uso di energie rinnovabili e migliorare l’efficienza energetica nei Paesi membri.

Uno degli obiettivi principali del Green Deal è ridurre le emissioni nette di gas serra di almeno il 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990. Questo target è stato reso legalmente vincolante attraverso la Legge europea sul clima (Regolamento 2021/1119), che obbliga gli Stati membri a seguire un percorso di riduzione delle emissioni fino al 2050.

Il piano prevede importanti investimenti e iniziative in vari settori, tra cui l’energia, i trasporti, l’agricoltura e l’industria, per promuovere l’economia circolare, la biodiversità e la riduzione dell’inquinamento. Il progetto “Farm to Fork”, per esempio, mira a creare un sistema alimentare sostenibile, riducendo l’impatto ambientale dell’agricoltura.

Il Green Deal europeo è supportato da meccanismi finanziari, come il Fondo per una transizione giusta, che aiuta gli Stati membri e le regioni per cui il raggiungimento della neutralità climatica entro il 2050 sarà più impegnativo che per altri. Questo fondo mira a garantire che la transizione sia equa e inclusiva, assicurando che nessuno venga lasciato indietro.

Inoltre, il Piano promuove la ricerca e l’innovazione in tecnologie verdi, essenziali per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità e riduzione delle emissioni. Questi sforzi combinati sono fondamentali per garantire che l’UE possa affrontare efficacemente le sfide climatiche e ambientali del futuro.

Nuovo obiettivo per il 2040

In linea con l’Accordo di Parigi e in ottemperanza alla Legge europea sul clima (Regolamento 2021/1119), la Commissione Europea ha stabilito nuovi obiettivi di decarbonizzazione per il 2040. Presentati a febbraio 2024, rappresentano un passo intermedio verso il raggiungimento della neutralità climatica entro il 2050.

Il target per il 2040 prevede una riduzione del 90% delle emissioni di gas serra rispetto ai livelli del 1990. Questo obiettivo è fondamentale per migliorare la resilienza dell’UE contro le crisi future e rafforzare l’indipendenza energetica degli Stati membri, riducendo la dipendenza dalle importazioni di combustibili fossili.

La Commissione sostiene che l’obiettivo del 2040 aiuterà industrie, investitori, cittadini e governi a prendere decisioni che manterranno l’UE sulla buona strada per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. Inoltre, fornisce indicazioni su come investire e pianificare a lungo termine, riducendo i rischi legati agli asset non performanti.