Il nuovo regolamento europeo sulle batterie e rifiuti di batterie

Il nuovo regolamento europeo sulle batterie e rifiuti di batterie

Il nuovo regolamento europeo sulle batterie e rifiuti di batterie

La produzione e lo smaltimento delle batterie e dei loro rifiuti sono tra i temi centrali dell’ampio dibattito che riguarda la sostenibilità. Il rilievo dell’argomento è tale che si è reso necessario un nuovo Regolamento Europeo che lo tratta: vediamo nel dettaglio questo argomento.

Il Nuovo Regolamento Europeo

Il Nuovo Regolamento assorbe la precedente Direttiva sulle batterie che risale al 2006 e che si proponeva tre obiettivi:

A prescindere dalle sanzioni, la raccolta differenziata può comportare numerosi vantaggi tra cui:

  • potenziamento del mercato interno attraverso la predisposizione e il rispetto di regole comuni in materia di rifiuti delle batterie;
  • promozione dell’economia circolare;
  • riduzione degli impatti ambientali e sociali che il ciclo di vita delle batterie impone.

Lo scopo della Direttiva era di stabilire, in maniera univoca e condivisa, quali siano i requisiti in materia di architettura, sicurezza e sostenibilità per coloro che desiderano immettere nel mercato le batterie e chi desidera utilizzarle.

Rispetto a questo primo documento il Regolamento Europeo propone alcune importanti novità, le principali delle quali sono:

  • nascita di una nuova categoria di batteria per i veicoli elettrici (EV);
  • inserimento di requisiti che abbiano lo scopo di ridurre l’impronta di carbonio delle batterie dei veicoli elettrici utilizzati sia per il trasporto leggero sia per il trasporto industriale;
  • obbligo di dichiarazione nell’etichetta del contenuto minimo riciclato e tutte le informazioni relative al prodotto (principali caratteristiche, al tempo di vita, alla capacità di ricarica e ai requisiti di raccolta differenziata delle batterie dei veicoli elettrici, dei mezzi di trasporto leggeri e di quelle industriali.);
  • per quanto riguarda le batterie portatili, queste devono riportare in maniera chiara i requisiti minimi in materia di durata a prestazione;

Accanto a questi temi viene affrontato quello dello smaltimento delle batterie a fine vita, un argomento molto importante in un mondo che sta virando verso la smart mobility elettrica. La gestione delle batterie esauste ha obiettivi davvero ambiziosi: nel Nuovo Regolamento si legge che entro il 2025 dovranno essere raccolti oltre il 70% e l’80% entro il 2030, introducendo al tempo stesso dei tassi minimi di raccolta per rifiuti di batterie per mezzi di trasporto e di uso generale.

L’importanza del Nuovo Regolamento

Secondo alcune stime recenti, il mercato delle batterie potrebbe valere, entro il 2025, fino a 250 miliardi di Euro e la domanda potrebbe aumentare di 14 volte rispetto al consumo attuale entro il 2030.

Questa prospettiva appare ancora più preoccupare se si pensa quanto il settore delle batterie sia strettamente legato da una parte alla digitalizzazione delle imprese e dall’altra agli sforzi di tutela ambientale che le stesse aziende stanno portando avanti.

In un contesto come questo non si può che auspicare che le misure previste dal Nuovo Regolamento si traducono in azioni e obblighi concreti per il comparto che dovrà, più o meno di propria volontà, a compiere scelte sostenibili.

Focus: L’evoluzione del mercato delle batterie

La decarbonizzazione e la transizione energetica sono due obiettivi che possono essere raggiunti anche e soprattutto grazie ai sistemi di accumulo dell’energia a batteria, i cosiddetti BESS. Secondo i dati divulgati dall’Energy Storage Report prodotto da IEA (Agenzia Internazionale dell’Energia). il mercato globale dell’accumulo di energia è in forte crescita: basti pensare al trend intrapreso dal 2020 quando le installazioni totali sono aumentate del +50% rispetto al 2019, segnando un incremento del +40% dell’intero settore.

Seguendo quanto affermato dal report, il trend sembrerebbe non arrestarsi, anzi: entro il 2030 la capacità installata dovrebbe aumentare di ben 35 volte. A trainare questa crescita ci sarà proprio il mercato delle auto elettriche, sostenuto dal consumo su larga scala delle batterie agli ioni di litio. Questa tipologia di batterie risulta quella “meno impattante” a livello ambientale, tanto che dovrebbero sostituire del tutto quelle tradizionali entro massimo 10 anni. Su questo tema, infatti, si stima che entro il 2030 solo in Italia dovranno essere smaltite ben 60 mila tonnellate di batterie per auto elettriche.