ESG Rating: un numero che va oltre le mode

ESG Rating: un numero che va oltre le mode

ESG Rating: un numero che va oltre le mode

ESG Rating è una delle parole che vengono utilizzate con maggiore frequenza nell’ambito della finanza e non solo. Oltre a queste tre lettere si cela un mondo e delle potenzialità che molte aziende hanno troppo a lungo sottovalutato. La minaccia climatica e la necessità per le aziende di impegnarsi per ridurre le emissioni dannose hanno portato il concetto di ESG Rating a diventare da una moda passeggera ad una vera e propria stella polare dello sviluppo per le aziende.

ESG Rating, come lo spiegherei a mio figlio

Al di là delle spiegazioni complesse, è importante capire che cosa sia l’ESG rating in maniera concreta per poterne intuire i risvolti pratici nel quotidiano delle aziende.
ESG è l’acronimo di tre termini, ossia Environmental, Social e Governance: queste parole identificano una triade di parametri che vengono utilizzati per valutare l’impatto e l’affidabilità di un’impresa.

Questo significa che, a differenza di quanto accadeva in passato quando venivano utilizzati dei parametri tradizionali per misurare il rischio di investimento di un’azienda, oggi si aggiungono anche i valori ambientali sociali e di governance. Attenzione: gli ESG Rating non hanno sostituito i parametri di valutazione tradizionali che sono ancora molto validi, diffusi e utilizzati ma si affiancano ad essi per poter ottenere una valutazione quanto più completa dei rischi di investimento.

Cosa significa valutare l’ESG Rating di un’azienda? Si tratta prima di tutto di un giudizio sintetico volto a certificare o meno la solidità di un’azienda in base anche al suo impegno nelle questioni ambientali sociali e di governance. Questi nuovi parametri sono figli del nostro tempo: basti pensare che la necessità di introdurli si è fatta sempre più evidente a partire dal 2018 quando è stata adottata ufficialmente l’Agenda ONU 2030.

L’introduzione degli ESG Rating ha rivoluzionato completamente il concetto di sostenibilità aziendale che, in passato, era esclusivamente legato a tematiche di tipo economico finanziario.

A chi serve l’ESG Rating

A differenza di quanto si possa pensare, l’ESG Rating non è un mero esercizio di stile o l’ennesima equazione algebrica nella quale si diletta il mondo della finanza. Si tratta di un giudizio sintetico che è utile per più soggetti, tra cui:

Banche e partner finanziari: se fino a qualche anno fa era sufficiente per questi player avere una stima dell’affidabilità dell’azienda in termini economico e finanziario, oggi si sente la necessità di avere un quadro completo del sistema impreso. Questo comporta anche la valutazione – precisa – del suo comportamento (che determina le prospettive future) nei confronti dell’ambiente, di temi socialmente sensibili e di governance.

Aziende: d’altra parte la valutazione dell’ESG Rating è diventato fondamentale anche per le imprese. Avere un’idea del proprio impatto contribuisce alla sensibilizzazione dell’azienda verso tematiche così rilevanti e alla possibilità di migliorare questo parametro.

Per le imprese, avere un ESG rating soddisfacente non solo appaga il desiderio di dare il proprio contributo alla causa ambientale e al raggiungimento degli obiettivi ONU 2030 (risvolto etico), ma ha anche dei risvolti economico finanziari: un ESG rating buono comporta una maggiore facilità nell’accesso al credito e ottimizza la finanziabilità di un’azienda.
Inoltre, in una prospettiva internazionale, la valutazione dell’ESG Rating è un aspetto saliente da considerare: le imprese italiane che vogliono essere competitive in un panorama che va oltre i confini nazionali deve impegnarsi in questa direzione.

Sustainability Award premia le eccellenze italiane

Sustainability Award – premio per la sostenibilità italiana – ha lo scopo di riconoscere il valore di alcune eccellenze imprenditoriali del nostro Paese che si sono distinte per un approccio ambientale, sociale e di governance di particolare rilievo.