Obiettivi di sviluppo sostenibile: il quadro in Italia
Obiettivi di sviluppo sostenibile: il quadro in Italia
Nonostante il termine sia ormai entrato nel linguaggio comune, ancora oggi viene spesso frainteso, con il rischio poi di compiere azioni poco vantaggiose. Vediamo dunque cos’è lo sviluppo sostenibile e qual è la situazione dell’Italia su questo argomento.

Lo sviluppo sostenibile in Italia
Proprio per questo, il rapporto annuale dell’ASviS (Agenzia Italiana per lo Sviluppo Sostenibile) ha tracciato un quadro complessivamente positivo rispetto ai 10 anni precedenti: basti pensare che le misure adottate hanno comportato per il 60,5% un miglioramento, per il 20,5% un peggioramento e per il 19,1% non hanno portato alcun cambiamento.

Il rapporto Sustainable Development Goals 2021
Tra gli obiettivi dell’Agenda ONU 2030 più penalizzati ci sono stati i seguenti obiettivi: 1 (Sconfiggere la povertà), 2 (Sconfiggere la fame), 3 (salute e benessere), 4 (Istruzione di qualità), 5 (parità di genere), 8 (Lavoro dignitoso e crescita economica), 9 (Imprese, innovazione e infrastrutture), 10 (Ridurre le disuguaglianze) e 17 (Partnership per gli obiettivi).
Le cause del peggioramento in ambiti anche così importanti possono essere ricercate in diversi settori, ma sicuramente il contesto economico e sociale determinato dal perdurare della situazione pandemica ha giocato a sfavore, soprattutto per quanto riguarda gli obiettivi inerenti alla qualità della vita.
Sebbene sia ancora prematuro fare delle valutazioni sullo stato dell’arte dello sviluppo sostenibile in Italia nel 2021, tuttavia, i primi successi contro il Coronavirus e le ultime misure adottate – prima fra tutti il Recovery Plan – stanno mostrando dati incoraggianti. Come certificato dall’ASviS con il rapporto “Il Pnrr e l’Agenda 2030”, il piano approvato dal governo Draghi mostra alcuni passi avanti verso gli obiettivi di sviluppo sostenibile, pur contenendo numerose criticità.

Lo sviluppo sostenibile nel documento del 2000
Tra le tematiche più rilevanti del documento del 2015 c’è l’individuazione delle tre componenti di sostenibilità che mirano a soddisfare non solo i bisogni attuali, ma anche quelli futuri della popolazione:
- sostenibilità economica: i Paesi devono essere in grado di generare reddito e lavoro per la popolazione presente e futura che abita all’interno dei confini nazionali;
- sostenibilità sociale: questa area riguarda la capacità di assicurare le condizioni di benessere fisico e mentale, nonché la loro equa distribuzione tra le diverse componenti sociali;
- sostenibilità ambientale: la sostenibilità ambientale ha come obiettivo quello di mantenere (o ristabilire) in equilibrio la qualità e riproducibilità delle risorse naturali.
L’unione di queste tre componenti in una politica attiva ed efficace certifica la presenza nella Nazione di una politica di sviluppo sostenibile. Purtroppo, la situazione in Europa è ancora molto poco omogenea e, in particolare, l’Italia – sebbene abbia compiuto dei significativi passi avanti rispetto al passato – continua a mostrare la propria arretratezza.

Lo sviluppo sostenibile come lo conosciamo oggi
Fonti:
- https://www.ilsole24ore.com/art/istat-con-coronavirus-stop-progressi-italia-sviluppo-sostenibile-AEVPI5b
- https://www.agenziacoesione.gov.it/comunicazione/agenda-2030-per-lo-sviluppo-sostenibile/
- https://www.secondowelfare.it/terzo-settore/sviluppo-sostenibile-in-italia-a-che-punto-siamo/
- https://it.wikipedia.org/wiki/Sviluppo_sostenibile
- https://www.ansa.it/ansa2030/