Il potere dell’acqua: come preservare e gestire in modo sostenibile questa preziosa risorsa

Il potere dell’acqua: come preservare e gestire in modo sostenibile questa preziosa risorsa

Il potere dell’acqua: come preservare e gestire in modo sostenibile questa preziosa risorsa

Le sfide senza precedenti che il pianeta sta affrontando ci riguardano tutti da vicino. Il mondo ha sete e l’acqua scarseggia. Ne stiamo pagando le conseguenze a nostre spese, con effetti drammatici sui territori.

Preservare la risorsa idrica richiede un radicale cambio di paradigma. In accordo con il sesto obiettivo dell’Agenda ONU 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, il modo migliore per contrastare sprechi e penurie è applicare i principi dell’economia circolare alla gestione dell’acqua.

Adottare un simile approccio è una necessità non più rimandabile, che impegna non solo i privati cittadini nell’ambito dei consumi domestici, ma anche le industrie e le aziende. Queste realtà, ottimizzando la propria impronta idrica e implementando pratiche e tecnologie che favoriscono la conservazione e il riciclo dell’acqua, possono contribuire in modo concreto a ridurre l’impatto ambientale.

L’economia circolare applicata alla gestione dell’acqua

Le strategie tradizionali messe in atto dalle industrie e dalle aziende per la gestione dell’acqua sono raramente caratterizzate da una sostenibilità di medio-lungo termine. La transizione verso un modello di economia circolare è indispensabile per preservare la risorsa idrica nel lungo periodo.

Nel dettaglio, applicare i principi dell’economia circolare alla gestione dell’acqua significa:

  • limitare gli sprechi;
  • riutilizzare l’acqua nei processi produttivi e limitare il più possibile gli scarichi finali. Per ridurre la dipendenza da risorse idriche fresche, le aziende possono adottare appositi sistemi di riciclo o eseguire trattamenti di depurazione delle acque reflue;
  • ottimizzare i trattamenti depurativi delle acque reflue per recuperare materia prima e non sprecare energia. Attraverso l’implementazione di bioraffinerie e l’uso di tecnologie avanzate, infatti, è possibile recuperare risorse utili dagli effluenti depurati e ridurre l’impatto ambientale;
  • riutilizzare in modo sicuro e sostenibile gli effluenti depurati e i fanghi di depurazione, attraverso l’esecuzione di trattamenti avanzati e nel rispetto della normativa vigente.

Le industrie e le aziende che applicano i principi dell’economia circolare alla gestione dell’acqua mettono al centro la risorsa idrica e riducono al minimo la produzione di rifiuti. Questo approccio contribuisce a massimizzare il valore dell’acqua nelle scelte d’investimento in tutti i settori che ne fanno uso.

Quali sono i settori che consumano più risorse idriche in Italia?

Il primo settore per consumo di acqua in Italia è quello agricolo, che sfrutta le risorse idriche per l’irrigazione dei campi, l’allevamento del bestiame e la lavorazione e il confezionamento degli alimenti. A livello europeo, su questo fronte, il nostro Paese è secondo solo alla Spagna.

Quello manifatturiero è un altro settore che consuma grandi quantità d’acqua per scopi diversi, come il raffreddamento dei macchinari, la pulizia delle attrezzature e i processi produttivi. Ad avere un maggiore impatto ambientale sono le industrie manifatturiere specializzate nella produzione di carta, tessile, chimica e alimentare.

Un altro settore assetato d’acqua è quello energetico. La produzione di energia, sia da fonti tradizionali che rinnovabili, richiede un notevole consumo di risorse idriche. Le centrali termoelettriche, per esempio, necessitano di grandi quantità d’acqua per il raffreddamento dei generatori, mentre le centrali idroelettriche sfruttano l’acqua per generare energia.

Come preservare e gestire l’acqua nelle industrie

Il consumo di acqua nelle industrie incide in modo significativo sull’impronta idrica globale. Le imprese che per funzionare necessitano di ingenti quantità d’acqua sono infatti numerose. Queste possono contribuire a ridurre l’impatto ambientale recuperando l’acqua utilizzata per completare i cicli produttivi.

Il processo di recupero delle risorse idriche nelle industrie prevede l’impiego di tecnologie e trattamenti specifici che richiedono una profonda conoscenza dell’acqua necessaria per il riutilizzo e un investimento iniziale relativamente alto.

Il recupero delle acque industriali si articola nelle seguenti fasi:

  • i reflui contaminati vengono scaricati utilizzando appositi impianti di depurazione;
  • dopo essersi accertati dell’adeguato dimensionamento e della corretta implementazione tecnologica degli impianti, si effettua l’operazione di riciclo;
  • le acque industriali, così trattate, possono essere riutilizzate all’interno della stessa impresa o condivise tra più imprese attraverso la simbiosi industriale.

I vantaggi di cui le industrie possono beneficiare sono numerosi, soprattutto in termini di risparmio idrico, energetico e di volume delle acque reflue generate. Concretamente, il recupero delle acque industriali permette di risparmiare sull’approvvigionamento delle risorse idriche e offre la possibilità di godere di una riduzione degli oneri associati alle acque di scarico.

Per le imprese si tratta di consolidare una nuova mentalità per cui ciò che contribuisce a salvaguardare l’ambiente è anche utile e diventa una fonte concreta di sviluppo economico.

La gestione sostenibile dell’acqua in ufficio

Avere un ufficio green è un traguardo da raggiungere per molte aziende. Tra le aree d’intervento che meritano più attenzione c’è quella idrica. Affinché si possa parlare di sostenibilità sotto questo punto di vista è necessario che le imprese si impegnino a gestire l’acqua in modo consapevole e attento agli sprechi.

Ecco 3 buone pratiche che le aziende possono mettere in atto nell’ambito dei propri uffici per gestire la risorsa idrica in modo sostenibile:

  • analizzare il consumo idrico. Questa operazione permette di quantificare il consumo e di capire in quali occasioni si verificano sprechi. È un modo per capire come limitare o ottimizzare i consumi e ridurre l’impatto sull’ambiente. Diminuire il consumo idrico, infatti, significa risparmiare anche sull’energia che serve per riscaldare l’acqua;
  • investire in tecnologie sostenibili. Acquistare impianti di ultrafiltrazione che ottimizzano l’acqua potabile è un’ottima soluzione per ridurre i consumi e limitare l’utilizzo di plastica. Anche installare sui rubinetti dispositivi che regolano il getto d’acqua può aiutare ad evitare sprechi;
  • monitorare il consumo di acqua. Tenere traccia dei miglioramenti che derivano dalle scelte di sostenibilità idrica è importante per mantenere alta l’attenzione e individuare eventuali aree di miglioramento.

Da ultimo, è fondamentale sensibilizzare i dipendenti sul tema e coinvolgerli nelle scelte aziendali che hanno a che fare con la gestione sostenibile dell’acqua. Oltre a coltivare la propria responsabilità sociale, le aziende possono farsi portavoce di importanti messaggi.