Obiettivi ONU 2030: la vita sulla terra
Obiettivi ONU 2030: la vita sulla terra
In ‘soli’ due secoli, gli ultimi, e fino a oggi, la maggior parte di persone sono ricche, ben nutrite, sicure, sane e longeve.
Le maggiori scoperte che hanno rivoluzionato la vita di tutti hanno attinto dalla Natura e hanno avuto successo sfruttando direttamente o indirettamente l’ecosistema che ci circonda.
Per riconoscenza, cosa stiamo restituendo alla Natura? Rifiuti, scorie, inquinamento, degrado.
La parabola del rapporto tra il genere umano e la terra che lo ospita è ormai discendente. Abbiamo abbondantemente superato la distanza di sicurezza oltre la quale il futuro diventa scivoloso. Abbiamo deciso di correre verso la ricchezza a tutti i costi e ci siamo distratti quando il futuro, che aveva bisogno di aiuto, bussava sempre più insistentemente. Grave, perché il futuro non è un film di fantascienza, il futuro siamo noi fra vent’anni, i nostri figli e i nostri nipoti.

Parola d’ordine: Biodiversità!
Diamo un significato alle parole. La biodiversità è la ricchezza (varietà e quantità) di vita sulla terra: piante, animali e microrganismi, i geni che essi contengono, gli organismi in tutte le zone della Terra nelle quali le condizioni ambientali permettono lo sviluppo della vita. Tutti insieme contemporaneamente, influenzandosi reciprocamente. Inoltre, questa infinita varietà di organismi viventi non è omogenea, ma nel corso del tempo, cambia da un ambiente all’altro.
Purtroppo, le statistiche delle varie organizzazioni mondiali, mostrano una costante riduzione della biodiversità e una perdita delle superfici boschive.
La diminuzione dei territori abitati da foreste, nostre protettrici, minaccia indirettamente il benessere di tutto il genere umano e direttamente le popolazioni povere (anche indigene) che ci vivono.
La foresta è parte integrante e fondante dell’ecosistema, fornisce ossigeno per la sopravvivenza degli esseri viventi, cibo per gli erbivori, nonché rifugio per una buona parte del mondo animale selvatico.
Si dice, con una fantastica metafora, che le foreste sono i polmoni della nostra terra ed è vero che grazie alla loro attività di fotosintesi assorbono la CO2, trattengono il Carbonio e liberano l’ossigeno.
Parlare di questi temi e porsi degli obiettivi non è una battaglia green fine a sé stessa, è sopravvivenza.

Protezione a 360°
- garantire la conservazione, il ripristino e l’utilizzo sostenibile degli ecosistemi di acqua, delle foreste (arrestare la deforestazione, ripristinare le foreste degradate e aumentare la riforestazione e il rimboschimento) delle paludi, delle montagne e delle zone aride;
- garantire la conservazione degli ecosistemi montuosi, incluse le loro biodiversità;
- proteggere le specie a rischio di estinzione;
- promuovere una distribuzione equa e giusta dei benefici derivanti dall’utilizzo delle risorse genetiche e promuovere un equo accesso a tali risorse, come concordato a livello internazionale;
- agire per porre fine al bracconaggio e al traffico delle specie protette di flora e fauna, combattere il commercio illegale di specie selvatiche e introdurre misure per prevenire l’introduzione di specie diverse e invasive;
- integrare i principi di ecosistema e biodiversità nei progetti nazionali e locali, nei processi di sviluppo e nelle strategie e nei resoconti per la riduzione della povertà;
- mobilitare e incrementare in maniera significativa le risorse economiche da ogni fonte per preservare e usare in maniera sostenibile la biodiversità e gli ecosistemi.

Chi ospita chi?
Come sempre, spetta al genere umano, a tutti i livelli di influenza e potere, ripristinare la bellezza, la salubrità, la sostenibilità.